Linfoscintigrafia

Cos'è

La linfoscintigrafia è un esame non invasivo per lo studio del sistema linfatico e dei linfonodi eseguito mediante la somministrazione sottocutanea di una piccola quantità di una sostanza debolmente radioattiva che, distribuendosi lungo il decorso del circolo linfatico e nelle sue stazioni linfonodali, ne consente la visualizzazione.

A cosa serve?

La linfoscintigrafia è utilizzata come complemento della preparazione ad un intervento chirurgico per alcuni tipi di tumore (come quello della mammella) nella ricerca del “linfonodo sentinella”, oppure nello studio del drenaggio linfatico ove esiste il sospetto di un impedimento, un’ostruzione o un’occlusione nel percorso dei vasi linfatici causa di un rigonfiamento locale noto come edema.

Come si svolge

La linfoscintigrafia consiste nell’iniezione sottocutanea di una piccola quantità di una sostanza debolmente radioattiva priva di effetti percettibili: tale somministrazione viene effettuata perifericamente in prossimità delle terminazioni linfatiche che si vuole esaminare; ad esempio sulle mani o sui piedi nel caso si studi il circolo linfatico degli arti, in prossimità del tumore se l’esame è utilizzato per la ricerca del “linfonodo sentinella”. Successivamente verranno effettuate una serie di scansioni, distribuite nel tempo, della regione di interesse utilizzando un apparecchio rilevatore noto come gamma camera. La durata dell’esame è variabile da pochi minuti ad alcune ore in funzione del distretto osservato.

Linfoscintigrafia a Guidonia-Roma presso lo Studio Radiologico - Prenota l'esame

Preparazione e precauzioni

Non è richiesta alcuna particolare preparazione.

Non si segnalano controindicazioni assolute all’effettuazione dell’esame ad eccezione dello stato di gravidanza (certa o presunta) o di allattamento, che dovranno essere comunicati al personale prima di entrare nel reparto di Medicina Nucleare.

Il radiofarmaco utilizzato non provoca allergia. Terminato l’esame non ci saranno controindicazioni specifiche alla conduzione di automezzi. Bisognerà evitare contatti ravvicinati (meno di 2 metri) e continuativi con bambini di età inferiore ai 14 anni e donne in età fertile o in stato di gravidanza, nelle 24 ore seguenti alla somministrazione del radiofarmaco.

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